Iva ed e-commerce: le novità per chi vende all’estero

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Iva ed E-commerce: ecco le principali novità per chi vende all’estero. A partire dal 1° luglio 2021 è entrato ufficialmente in vigore il decreto legislativo n. 83 del 25 maggio 2021 che apporterà alcuni importanti cambiamenti per il regime fiscale degli e-commerce. Questo decreto è scritto sulla base delle modifiche sulle vendite a distanza volute dall’Unione Europea e ha l’obiettivo di semplificare le regole fiscali per chi opera nel settore del commercio elettronico.

In questo articolo illustreremo i principali cambiamenti con l’obiettivo di semplificare il discorso e di dare una panoramica di ciò che veramente serve sapere su questo tema. Per chi volesse invece approfondire l’argomento rimandiamo al sito della Gazzetta Ufficiale dove si trova il testo del decreto. Premessa: non siamo evidentemente uno Studio legale nè di Commercialisti, ma questa informazione riteniamo sia utile da diffondere per tutti coloro che ci seguono e vendono tramite e-commerce, riportiamo in maniera riassuntiva qua le considerazioni presenti online che, coi nostri partner, rimaniamo a disposizione per approfondire.

Quali e-commerce devono adeguarsi al decreto?

E-commerce che vendono all’estero

I cambiamenti in materia di adempimenti fiscali si rivolgono agli e-commerce che vendono fuori dal territorio nazionale, quindi se la tua attività di commercio elettronico avviene in Italia non dovrai apportare nessuna modifica al tuo shop digitale. Se invece attraverso il tuo e-commerce vendi i tuoi prodotti all’estero, in particolare in nazioni facenti parte dell’Unione Europea, questo articolo è di tuo interesse.

E-commerce con un fatturato transfrontaliero superiore a 10.000 euro

Le nuove norme europee vengono applicate agli e-commerce con un fatturato transfrontaliero superiore a 10.000€ annui: se il tuo shop all’estero fattura meno di questa cifra potrai applicare l’aliquota IVA del paese UE di origine, indipendentemente dal paese in cui stai vendendo i tuoi prodotti. In caso contrario, se il tuo fatturato transfrontaliero supera i 10.000€ annui, dovrai applicare l’aliquota IVA del paese di destinazione.

iva e-commerce 2021

IVA ed e-commerce: cosa cambia dal 1° luglio 2021

Se il tuo e-commerce ricade nella categoria sopracitata allora dovrai aderire al regime OSS (One Stop Shop), un sistema elettronico che ti permetterà di versare ad un unico stato membro dell’UE l’ammontare dell’IVA dovuta ai diversi stati membri. Farlo è molto semplice, basta registrarsi tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Vantaggi

L’OSS semplifica la gestione degli adempimenti fiscali per quelle imprese che, attraverso internet e il proprio e-commerce, vendono prodotti o servizi ai residenti in UE, consentendogli di:

  • registrarsi elettronicamente ai fini IVA in un unico Stato membro 
  • dichiarare l’IVA tramite un’unica dichiarazione elettronica (OSS IVA) ed effettuare un unico pagamento dell’IVA

In parallelo è stato introdotto il regime IOSS, un regime speciale che semplifica la gestione delle vendite a distanza di beni importati da paesi non facenti parte dell’Unione Europea nell’UE di valore non superiore a 150€. Il regime IOSS consente ai fornitori che vendono a clienti UE prodotti spediti o trasportati da un paese non UE di riscuotere dal cliente l’IVA sulle vendite a distanza e di versare l’IVA tramite lo sportello unico.

Se hai bisogno di registrarti allo sportello unico, qui di seguito ti lasciamo i link diretti alle Guide redatte dall’Agenzia dell’Entrate per accedere ai nuovi regimi IOSS e OSS

Speriamo che questo contenuto ti sia stato utile per chiarirti le idee in merito agli adempimenti fiscali entrati in vigore dal 1° luglio 2021. Ti consigliamo in ogni caso di rivolgerti al tuo commercialista di fiducia per comprendere a fondo l’argomento e per aderire al regime corretto per il tuo e-commerce. Inoltre il team di Kaleidoc rimane a disposizione, coi nostri partner, per supportarti nel caso che avessi necessità di aggiornare il tuo e-commerce, in tal caso puoi scriverci qua.

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