Oggi si sente spesso parlare di SEO o di SEM ma non sempre è ben chiaro a cosa si riferiscono questi termini; per questo motivo in questo articolo proveremo a chiarire questo aspetto, trattandolo in relazione all’e-commerce e alle correlazioni che intercorrono tra questi. Per prima cosa è importante definire proprio il termine SEO, acronimo di Search Engine Optimization; si tratta dell’insieme di tecniche utilizzate per migliorare il posizionamento delle pagine web nei motori di ricerca, in questo caso dell’e-commerce, soprattutto considerando che il 68% delle esperienze online comincia da un motore di ricerca.
Diversamente da quanto si potrebbe pensare, la SEO, sia che si tratti di blog, siti vetrina o e-commerce è sempre la stessa; Google indicizza i siti web tutti allo stesso modo tramite le keyword e altri fattori che vedremo in seguito, l’unica differenza è che nel mondo degli shop online bisogna valutare alcuni aspetti in maniera dedicata. L’obiettivo finale delle pratiche SEO ovviamente non è solamente il posizionamento delle pagine a seguito di una ricerca organica, il fine ultimo che si vuole raggiungere è la vendita dei prodotti ed è proprio questo fattore che rende tanto importante quanto sfidante la SEO per e-commerce. Il primo fattore ovviamente che incide sul numero di vendite del tuo shop online è sicuramente il prodotto stesso (o i prodotti), ma questo non esclude che esistono numerosi altri fattori che facilitano il lavoro della vendita.
I punti fondamentali SEO per e-commerce
Keyword
Il primo fattore che bisogna assolutamente considerare sono le keyword, ma attenzione non tutte le keyword sono adatte per l’e-commerce di riferimento, esistono quindi almeno 4 diverse tipologie di parole chiave: commercial, informational, navigational, transactional. Le commercial si riferiscono a utenti che riconoscono di avere un problema e ne conoscono la soluzione, le informational allo stesso modo si rivolgono a utenti che hanno un problema ma non ne conoscono la soluzione, mentre le navigation e le institutional si riscontrano quando l’utente digita il nome del brand e quindi sarà (presumibilmente) vicino alla conversione.
E’ importante capire per quale tipologia di parole chiave ci si vuole posizionare in base alle offerte del nostro e-commerce. Un secondo fattore di rilevanza in ambito keyword sono le cosiddette “long tail” ovvero le parole chiave a coda lunga; queste ultime si contrappongono alle più conosciute short tail. Le long tail sono parole chiave mirate e strutturate, che hanno volumi di ricerca inferiori a quelle più generaliste, ma anche una bassa competitività e consentono di posizionare i propri contenuti più facilmente.
Di fondamentale importanza è il numero di parole chiave che vengono inserite nelle diverse pagine, il cui numero deve essere uno! Nel caso in cui ne vengano inserite di più, il motore di ricerca andrà in confusione non sapendo come posizionare la vostra pagina web. Per il vostro e-commerce è importante inserire parole chiave con un intento di acquisto e non parole chiave generiche, la probabilità di conversione è maggiore. Qualche strumento di cui potresti aver bisogno per ricercare le parole chiave più adatte al tuo shop online? Tra i tool più utilizzati per la ricerca delle keyword online possiamo segnalare Google Keyword Planner, Ubersuggest, Answer The Public e Google Trend.
Esistono infine due plugin WordPress principali da aggiungere al vostro sito web con cui è possibile analizzare e dare una valutazione generale alle vostre pagine dal punto di vista SEO e sono Yoast SEO e RankMath (ve ne sono naturalmente di analoghi su altri CMS quali Shopify o altro ancora).
Curare le descrizioni dei prodotti
Le pagine dei prodotti sono fondamentali per il posizionamento sui motori di ricerca: le descrizioni del prodotto, il nome, le caratteristiche principali.. tutto questo contribuisce ad un miglior posizionamento, in questo senso si consiglia di usare almeno dalle 300 alle 500 parole per pagina.
Al contrario, le pagine di categoria non hanno grande necessità di essere descritte in modo esaustivo perché l’utente ci passerà per un minor tempo rispetto alla pagina prodotti.
Curare i testi alternativi delle immagini
Avrai già sentito parlare di alt-text ma è bene ricordare di cosa si tratta. L’alt-text o descrizioni alt è il testo che accompagna le immagini inserite sui siti web e che viene analizzato dai motori di ricerca in quanto questi non sono in grado di leggere le immagini e dunque si affidano alle descrizioni.
L’alt-text ci permette quindi di integrare le nostre keyword all’interno delle immagini aumentando la pertinenza del contenuto indicizzato dai motori di ricerca
Alcune best pratice da tenere sempre a mente quando si scrive un alt-text sono le seguenti: descrivere l’immagine in modo oggettivo, dare un contesto all’immagine stessa, essere breve e diretto e infine utilizzare le parole chiave.
Blog content
Il blog ricopre una grande importanza in termini di SEO; la logica è sempre la stessa, ovvero l’obiettivo è quello di posizionarsi per parole chiave e quale miglior modo se non l’utilizzo di numero elevato di quest’ultime grazie ai nostri articoli del blog?
In questo caso la procedura è sempre la medesima, partendo dalla ricerca delle parole chiave (per intento) e dello sviluppo di un contenuto per keyword. Alcuni esempi possono essere delle guide informative sui prodotti, delle recensioni di prodotti oppure in alternativa delle novità provenienti dal mondo del mercato.
Tag Title
I tag title vengono spesso sottovalutati ma hanno un’incidenza da tenere in considerazione, soprattutto se si considera che sul web ogni giorno vengono compiute 3.5 miliardi di ricerche.
I tag title devono essere anche inseriti nella posizione corretta, infatti nella pagine home del vostro shop online bisogna inserire keyword che descrivano in generale il vostro e-commerce mentre per le pagine specifiche andranno inserite le keyword prodotto.
Contenuti duplicati
Entrando in argomenti più tecnici, i contenuti duplicati possono rappresentare un vero e proprio problema per il vostro store online; cosa sono però in parole semplici? I contenuti duplicati sono dei contenuti riproposti come delle copie identiche o molto simili all’interno di un singolo sito web o su più domini, questo pur non generando una penalizzazione influisce negativamente sul posizionamento nei motori di ricerca.
E’ importante in questo senso l’utilizzo dei Canonic URL, ovvero un singolo URL che permette di comunicare al motore di ricerca che due diversi URL sono la stessa risorsa e che quindi aiutano il motore di ricerca a capire che deve indicizzare solamente una pagina. Esistono inoltre delle duplicazioni esterne, soprattutto se si fa affiliate marketing, in questo caso il motore di ricerca non sempre comprende quale pagina ha copiato l’altra e penalizzerà la pagina con la domain authority inferiore.
Velocità & UX
Ulteriori fattori da considerare sono la velocità del server e la User Experience; in questo caso il motore di ricerca indicizza i numerosi siti web anche in base alla velocità di caricamento della pagina e per questo motivo è importante appoggiarsi a provider e server di un ottimo livello, ma anche ridurre il numero di plugin inutili e ottimizzare le dimensione dei diversi file interni come foto e video.
Per quanto riguarda la UX invece la paginazione è una fattore rilevante SEO così come succede per i blog ed è quindi importante ottimizzare al meglio l’esperienza dell’utente quando naviga sul nostro shop online.
Mobile responsive
Arrivati al 2022 è impossibile non tenere in considerazione la ricerca Mobile e soprattutto il Mobile Shopping (ne abbiamo parlato nel nostro articolo Digital Trend 2022), una tendenza che si svilupperà ancora di più nei prossimi mesi. Lo shop online deve essere ottimizzato per tutte le tipologie di dispositivi , soprattutto per i mobile phone, soprattutto tenendo conto dell’importanza che ricopre sempre di più il Local SEO, ovvero l’ottenimento di visibilità soltanto in un’area circoscritta (il 28% delle ricerche di qualcosa nelle vicinanze si traduce in un acquisto).
Link building
Che i link siano lo strumento chiave dei motori di ricerca è ormai chiaro a tutti, per questo motivo aumentare il numero di backlink che riportano al nostro e-commerce è una pratica fondamentale per far aumentare la fiducia e la pertinenza che il motore di ricerca stesso attribuisce allo shop online. Se fino a qualche tempo fa veniva considerato solo il numero di backlink esistenti che riportavano ad una pagina web, oggi non è più così in quanto con il nuovo algoritmo, Google ha voluto penalizzare fortemente in termini di posizionamento i siti web con numerosi link in entrata ma di bassa qualità e pertinenza, perciò oltre al numero stesso di collegamenti è necessario considerare la pertinenza e l’autorità del sito stesso.
Esistono diverse strategie legate al link building per e-commerce: la prima riguarda il recupero di backlink dai propri partner quali fornitori, clienti e collaboratori commerciali in generale, bisogna solamente chiederlo. In alternativa è possibile trovare sulla rete di ricerca delle semplici menzioni del tuo brand ( il tool Google Alert ci è di grande aiuto) e richiedere al gestore del sito di inserire il link.
Anche i cosiddetti link interrotti presentano un’opportunità; anche in questo caso grazie allo strumento Screaming Frog è possibile scovare i link non più esistenti di altre pagine e laddove siano pertinenti richiedere al gestore di inserire il nostro collegamento. Ultimo suggerimento: analizza i tuoi competitor per capire in quale direzione si stanno muovendo, e per farlo ti rimando al nostro articolo sugli strumenti per l’analisi competitor.
Speriamo che questo contenuto ti sia stato d’aiuto; se hai necessità di una consulenza SEO o di servizi specializzati per lo sviluppo del tuo e-commerce puoi metterti in contatto con puoi scriverci attraverso il nostro form contatti oppure scrivendo una e-mail a hello@kaleidoc.com